Realizzare siti web per smartphone e tablet: adattare quelli per PC o svilupparli ad hoc?
Più di 10 milioni di italiani navigano abitualmente dai propri smartphone: ce lo racconta l’osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, che ha recentemente pubblicato i risultati di un’approfondita indagine sul rapporto degli italiani con internet. Alla fine del 2012, si parla di un numero tra i 16 ed i 20 milioni, a suggello di un fenomeno ormai ampiamente di massa.
Se le persone accedono al world wide web sempre di più tramite il proprio smartphone, aumentano le chance che lo schermo del loro dispositivo sia il primo punto di contatto con la nostra attività:
Quale sarà la "prima impressione" che faremo loro?
Riusciremo ad essere utili e offrire una buona esperienza di navigazione?
Riusciremo a rimanere in contatto con quelle persone, trasformandole in clienti o altro, oltre che lasciare un buon ricordo?
Per una prima risposta a queste domande, partiamo da quello che "NON" offre una buona esperienza di navigazione (o addirittura, non la offre affatto):
Se il nostro sito è stato realizzato tutto o in parte con tecnologia Adobe Flash, buona parte dei possessori di smartphone non potranno utilizzarlo e per le modalità con cui spesso questo tipo di siti realizzati, non vedranno nulla, se non un invito a installare Adobe Flash, cosa impossibile sui loro dispositivi. Il primo contatto con noi sarà quindi del tutto fallimentare.
Se invece il nostro sito è stato realizzato in HTML, ma senza considerare le dimensioni e la risoluzione tipica degli schermi degli smartphone, usarlo sarà estremamente difficoltoso, affaticando le persone nella loro esperienza di navigazione. Inoltre, se il nostro sito contiene immagini e altri elementi di peso considerevole, ci vorrà molto tempo per scaricare i suoi contenuti attraverso le reti mobili, facendo desistere i più.
Se abbiamo un sito web con qualche anno sulle spalle, mettiamolo alla prova: guardiamolo in mobilità tramite uno o più smartphone con schermo a tocco (vista la diffusione di questi dispositivi, non dovremmo avere difficoltà a poter chiedere l’aiuto di parenti, colleghi o amici). Per aiutarci a valutarlo, possiamo seguire questa rapida lista:
- Si carica in un tempo accettabile? (misuriamolo in secondi)
- Si vede correttamente, senza elementi che non si caricano o che si sovrappongono?
- Si riescono a leggere le scritte?
- Usando l’interfaccia a tocco, riusciamo a navigare agevolmente?
Queste domande ci aiutano a comprendere se il sito web è tecnicamente adeguato per una fruizione su dispositivi mobili, ma non dobbiamo certo fermarci solo a questo aspetto per giudicare il sito efficace:
- Offre rapide risposte alle esigenze che chi lo visita di solito potrebbe avere?
- Aiuta l’impresa a presentare al meglio la sua offerta al mercato di prodotti e servizi?
- Consente al visitatore di rimanere facilmente in contatto con l’azienda?
L’accesso al sito di un’attività commerciale in mobilità spesso ha presupposti diversi da quello che avviene da una postazione fissa: ad esempio, chi accede al sito di un ristorante dal proprio smartphone è probabile che stia cercando indicazioni su come raggiungerlo o il numero di telefono per poter chiamare e chiedere se ci sono posti disponibili.
L’esempio del ristorante che abbiamo impiegato è significativo: la maggior parte delle ricerche in mobilità riguardano infatti ristoranti, negozi e servizi pubblici (trasporti, farmacie, etc.).
Per un ristorante, ad esempio, è corretto immaginare che già da quest’anno e tanto più negli anni a venire, il contatto tramite smartphone ha ed avrà un ruolo significativo.